Sanna Marin: la prima ministra che sfata gli stereotipi



Sanna Marin
, 34 anni, già Ministra dei Trasporti e delle Comunicazioni finlandese, dallo scorso Dicembre è la più giovane primo ministro della storia.

La Marin ha infatti strappato il primato al 35enne capo di governo ucraino Oleksiy Honcharuk, eletto ad agosto 2019 a 35 anni, e distanziando la neozelandese Jacinda Ardern, che nel 2017, quando aveva 37 anni, era diventata la più giovane prima ministra al mondo.

Entrata in politica all'Università nell'unione studentesca, per poi proseguire la sua carriera nel Partito Socialdemocratico (SPD), Sanna Marin è oggi alla guida di una coalizione di cinque partiti, tutti rappresentati da donne: le 32enni Li Anderson (Alleanza di sinistra) e Katri Kulmuni (Partito di centro), la 34enne Maria Ohisalo (Verdi) e la 55enne Anna-Maja Henriksson (alla guida del Partito popolare svedese). 

Una giovane donna che sfata in un colpo, una serie di stereotipi sul genere femminile, in un paese che è sempre stato all'avanguardia su questo fronte. La Finlandia è stato uno dei primi paesi al mondo, nel 1906, a dare il voto alle donne (noi italiane abbiamo dovuto aspettare il 1946!) ed è oggi uno dei paesi con il più alto tasso di parità retributiva tra uomini e donne: 83,2%.

Tornando alla Marin e agli stereotipi, prima di tutto il fatto che i giovani non siano impegnati ed interessati al bene comune e che la politica sia “roba da vecchi”. Le ha 34 anni, è praticamente una "millenial" e fa politica da 15 anni o forse più.

Un altro stereotipo ancora diffusissimo e prontamente smentito è che le donne non siano adatta ad assumere posizioni di potere: già ministra dei trasporti, è stata scelta dai colleghi per assumere un ruolo ancor più “di vertice”.



Non dimentichiamo che la Sanna sarà a capo di una coalizione di 5 partiti, tutti guidati da donne, a dimostrazione del fatto che le donne sanno, oltre che comandare, anche lavorare insieme. Non solo, ha creato un gabinetto con la più alta percentuale di rappresentanza femminile nell' Unione Europea. 

E poi, udite udite, la Marina ha pure una figlia, Emma, ma non per questo ha dovuto smettere di lavorare o interrompere la propria ascesa politica.



Insomma, una donna che "spacca" con un progetto politico rivolto ai giovani, alla parità di genere, all'ambiente ed al miglioramento dello stile di vita dei cittadini.

E' recente infatti la notizia della proposta di ridurre l'impegno lavorativo dei finlandesi a 6 ore al giorno, per 4 giorni a settimana: «Credo che le persone si meritino di pasare più tempo con le loro famiglie, con quelli a cui vogliono bene - ha dichiarato la Marin - e di coltivare i loro hobby e altri aspetti della vita, come la cultura».

Una prima ministra con le idee chiare e con in mente un futuro migliore, più equilibrato sotto tutti i punti di vista e più umano.

Ultima nota (che mi riempie il cuore di gioia): proviene da una famiglia arcobaleno . La premier è infatti stata cresciuta da due mamme... E pensare che c’è ancora chi vorrebbe portare via i figli alle persone omosessuali; ma se i figli escono così, facciamolo crescere tutti in famiglie arcobaleno.

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